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Portfolio

DRIADE

“Creature meravigliose, Anime di Alberi antichi. Talvolta sembrano lasciare la loro casa eterna, sotto la corteccia degli Alberi del Bosco, e appaiono un istante agli occhi degli umani, palesandosi a chi sa vedere al di là del Velo. E in quel momento possono sembrare bagliori di luce soffusi e dorati, o bellissime donne danzanti, candide e eteree. Sono Driadi, le Guardiane di ogni singolo Albero, unite nell’ essere Anima di Bosco: molte, ognuna Custode della propria pianta, Unite per essere Una”

(fonte: Dal Libro delle Ombre di Artemisia )

 

 

 

 

1993

1993 è l’anno in cui il mio padre è venuto a mancare. Avevo quindici anni e da lì è iniziato un percorso alla ricerca dell’accettazione e della serenità. Questo progetto è un viaggio emotivo a frammenti attraverso ricordi, stati d’animo ed ambienti familiari; un modo per guardarmi dentro, per ascoltarmi e per cercare quella luce che possa darmi equilibrio e pace.

INSIDE viaggio nelle mie mura

Un viaggio introspettivo. Un cercare di cogliere il particolare nel quotidiano conosciuto.

RestiamoincontattoNel difficile periodo di isolamento forzato causato dall’epidemia del Covid-19, la tecnologia ci ha permesso di rimanere in contatto ed uniti. Chat, videochiamate, conferenze online ed altri modi virtuali ci hanno consentito, seppur con un “battito rallentato”, di lavorare,  vederci,  sentirci, coltivare passioni e di relazionarci. Un modo diverso di “abbracciarsi” che sicuramente ha fatto capire l’importanza della presenza e della assenza dell’esserci nonostante la distanza anche geografica. Una connessione tra le persone che, con i suoi pro ed i suoi contro, si integrerà alla precedente ‘vita normale’.

ME.ƎM

Solo se ti addentri riesci a vederti e poi a vedere.Solo se entri dentro puoi vedere fuori.

Percorsi interrotti

Una metafora sulla vita. Sul suo scorrere. Sulle piccole fermate ed intoppi. Sui quegli eventi che destabilizzano e portano inevitabilmente ad un cambiamento.

Guardo la finestra

Guardo la finestra. Quella finestra, se ne sta sempre lì, al suo posto. Non dice mai una parola inopportuna. Mi ascolta. Mi osserva. E io la osservo. Mi fa da specchio.

La Sindrome di Dorian Gray

” Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane.
Giovane quale io sono
in questa giornata di Giugno.
Oh, se si potesse realizzare il contrario!
Se io dovessi rimanere sempre giovane,
e il ritratto diventasse vecchio! “
Per questo, per questo,
darei qualunque cosa!
Darei la cosa più preziosa del mondo!
Darei anche la mia anima per questo!”.
dal libro
“Il ritratto di Dorian Gray”
di Oscar Wilde

Agnese

Cavalli. Per me i cavalli sono una seconda pelle, un modo per sentirmi bene, un modo per esprimermi. Mi chiamo Agnese e amo i cavalli, le loro criniere, i loro denti, quel ticchettio puntuale e deciso degli zoccoli. Zoccoli che dicono portino fortuna, ma io credo che sia già una fortuna poterli cavalcare, stargli accanto.Mi chiamo Agnese e non ho potuto portare avanti la mia passione perché la vita va così, non puoi gestirla, è sempre più forte di te. Ti permette soltanto di guardarla prendersi ciò che vuole. È bella la vita ma anche capricciosa.Mi chiamo Agnese e quella vita l’ho voluta sfidare, gridarle in faccia che non sarebbe bastato un ostacolo per farmi mollare tutto. Io a quella vita ho risposto che i cavalli sarebbero stati il mio futuro, il mio modo per sentirmi utile, per sentirmi bene con me stessa e con gli altri. Ogni volta che chiudo gli occhi nella mente corrono rapide immagini di selle, box, luoghi in cui io passeggio con il mio cavallo.Mi chiamo Agnese e la mia passione per l’equitazione mi ha portato qui, a occuparmi degli altri insieme ai cavalli e ai loro zoccoli armoniosi. Posso essere certa che siano dei portafortuna, degli amuleti speciali che oggi mi hanno permesso di vivere accanto a loro e a chi ha bisogno di me. Sorrido perché sono di nuovo qui in una stalla, in una fattoria per qualcosa che non è semplicemente una passione ma molto di più, qualcosa che ti cambia la vita per sempre.Mi chiamo Agnese e sono di nuovo felice.  

Frammenti di vita

“Frammenti di vita” e’ un piccolo scorcio autobiografico che si propone di descrivere ed identificare se stessi attaverso la semplicità e banalita’ dei nostri gesti quotidiani, cercando di esprimerne il “peso” e l’ importanza, identificando in qualche modo la nostra persona. Siamo come racchiusi nella quotidianità di azioni, che scandiscono il tempo a nostra disposizione e sono immortalate dando valore ad ognuna di esse tanto da imprimerle nella memoria.La scelta dello stile e del colore puo’ comunicare un certo disagio della persona nell’affrontare la routine dell’inizio giornata ma e’ semplicemente dettato dal voler evidenziare dinamicita’ e meccanicita’ della consuetudine dei gesti.